Dalla Garfagnana ai grandi palcoscenici del tennis mondiale
L’Italia del tennis sta vivendo un momento magico grazie a Jasmine Paolini. Dopo un 2024 da sogno, il 2025 è iniziato con la stessa intensità, con la toscana che continua a stupire sui campi più prestigiosi del mondo. L’ultima tappa del suo viaggio l’ha portata fino alle semifinali del Miami Open, dove ha affrontato la numero uno del mondo Aryna Sabalenka. Nonostante la sconfitta per 6-2, 6-2, il torneo ha confermato una cosa: Jasmine è ormai una delle protagoniste del circuito, posizionandosi al sesto posto nel ranking.
Dietro ogni campionessa però, c’è una storia fatta di sogni, sacrifici e chilometri percorsi in silenzio.
Gli inizi tra mille difficoltà
Quella di Jasmine Paolini parte da Castelnuovo di Garfagnana, un angolo di Toscana dove la vita scorre semplice, tra montagne e paesaggi che sembrano lontani anni luce dai grandi stadi del tennis mondiale. Figlia di papà italiano e mamma di origini polacche e ghanesi, Jasmine si avvicina al tennis quasi per caso, seguendo il fratello maggiore sui campi del circolo locale. È lì che, ancora bambina, capisce che la racchetta sarebbe diventata la sua compagna di viaggio. Non è stato un percorso facile. Jasmine non ha mai avuto il fisico della predestinata, né la potenza delle grandi campionesse. Ma ha sempre avuto una cosa che non si allena: la fame. La voglia di dimostrare che anche una ragazza minuta della provincia italiana poteva farcela. A 10 anni l’incontro con Renzo Furlan, ex tennista azzurro, cambia tutto. Lui la prende sotto la sua ala e la aiuta a costruire un tennis fatto di velocità, intelligenza tattica e un rovescio che, col tempo, diventerà il suo marchio di fabbrica.
Il grande salto: Dubai, la settimana perfetta
Anni di sacrifici, chilometri percorsi per tornei minori e sogni chiusi nella valigia. Poi arriva il 2024 e, con lui, la settimana che ogni tennista sogna. A Dubai, Jasmine si trasforma. Una partita dopo l’altra, batte avversarie più forti, più alte, più quotate. Ma niente la ferma. In finale gioca con la testa libera e il cuore grande, portandosi a casa il primo WTA 1000 della carriera. Una vittoria che cambia tutto: Jasmine entra finalmente nella top 15 mondiale.
L’Italia torna a sognare con lei
Per il tennis italiano femminile è un ritorno al passato, ai tempi di Pennetta, Schiavone e Vinci. Ma Jasmine è diversa, è l’emblema di una nuova generazione che non si arrende e lavora duro, lontana dai riflettori. La sua vittoria a Dubai non è un caso isolato, è il frutto di una crescita costante, di una testa che è maturata senza mai perdere umiltà. Nel mirino ora ci sono i grandi Slam e, soprattutto, le Olimpiadi di Parigi. Un traguardo che qualche anno fa sembrava un sogno e che oggi è una possibilità concreta. Ma forse è proprio questa la sua forza: Jasmine è rimasta la ragazza di sempre. Nonostante i successi, la trovi ancora a sorridere timidamente nelle interviste, a parlare dei suoi genitori, della sua Garfagnana, dei sacrifici fatti. Una ragazza normale con un sogno enorme, che ci ricorda che, a volte, anche chi parte da un piccolo campo di provincia può arrivare a prendersi il mondo. E lei, lo sta facendo alla grande!
Di Manila Spaccarotella
Classe VD Liceo Scientifico