Una mattinata all’insegna dell’arte ha entusiasmato gli studenti del Liceo Scientifico di Cetraro, che hanno potuto fare un salto nella straordinaria carriera di Andy Warhol. Infatti, giovedì 10 aprile i ragazzi delle classi III C, IV C, IV D, V C e V D dell’IIS Lopiano accompagnati dal prof. Mincione, dalla prof. ssa  Cannata, dalla prof. ssa Ferrantino, dalla prof. ssa Albrizio e dal prof. Lavia, hanno avuto l’opportunità di immergersi nella mostra “Andy Warhol – Pop Art Revolution”.

Quest’ultima è presentata dal Museo del Presente di Rende ed è curata da Gianfranco Rosini della Rosini Gutman Collection e da Marilena Morabito. La mostra propone un percorso che ripercorre la ricca carriera del genio della Pop Art, partendo dagli anni Cinquanta con la tecnica del blotted line, fino alle grandi opere degli anni Settanta e Ottanta.

Considerato il padre della Popular Art, Andy Warhol nasce a Pittsburgh nel 1928 e già da bambino si nota la grande capacità comunicativa e di osservazione. Inizia a lavorare a New York come grafico pubblicitario per importanti riviste come Vogue, Harper’s Bazar e Glamour. Egli approda nel mondo dell’arte con una tecnica impersonale e vedendo l’arte come una “registrazione oggettiva” della realtà. Vuole rappresentare il reale nella maniera fredda e più distaccata possibile. Per realizzare le sue opere in serie usa tecniche di produzione industriale come la “serigrafia” su tela. Quest’ultima è un procedimento di stampa artistica che usa come matrice un supporto tessile, di acciaio o nylon. L’artista crea la Factory, il suo studio nella Grande Mela. Si tratta di un luogo in cui confluiscono artisti emergenti, diverse superstar e in cui si organizzano numerose feste all’avanguardia.

 

La mostra offre una prospettiva unica sull’arte di Andy Warhol, attraverso un percorso espositivo cronologico che consente di osservare l’evoluzione del suo stile e la sua poliedricità. In questa si trova un’opera molto particolare dell’artista. Si tratta di “Wild Raspberries” in collaborazione con Suzie Frankfurt, una decoratrice d’interni bohémien che ha scritto i testi del ricettario, rimasto nell’ombra per moltissimi anni. Infatti, è proprio un libro di cucina illustrato con ricette ironiche e surreali. Warhol si occupò dei disegni eseguiti con la tecnica della blotted line e sua madre trascrisse le ricette a mano.

Sono presenti anche le famosissime serie di soggetti come: Dollar, Marilyn, Candy Box. Inoltre ad attirare l’attenzione dei ragazzi sono state le opere dedicate ad alcune figure chiave dell’immaginario americano di quel periodo, come Liz Taylor ed Elvis Presley. Tra le opere più Americane troviamo anche Flowers e il noto ritratto di Liza Minnelli.

Un ampio spazio è dedicato alla passione per il design di abiti, in cellulosa e cotone, e alla produzione grafica di Wahrol con le sue numerose ed originali copertine di dischi.

Da evidenziare è sicuramente il legame che si nota tra l’artista statunitense e l’Italia. A testimonianza dell’affinità con il nostro Paese ci sono le riproduzioni artistiche del Vesuvio, l’omaggio alla Madonna Sistina di Raffaello e il ritratto della stilista, nonché sua amica, Regina Schrecker.

La mostra “Andy Warhol – Pop Art Revolution” offre una prospettiva unica sulla vita di Andy Warhol. Infatti, questa non mostra solamente le sue opere più iconiche, ma anche quelle che raccontano il suo lato più intimo, come i Memorabilia. In questo modo, la mostra è riuscita a catturare l’attenzione degli studenti e li ha trasportati in un viaggio alla scoperta di un artista innovativo che ha avuto l’abilità di abbattere le barriere tra cultura alta e cultura popolare.

Di Federica Dattilo