La Maturità 2025 si avvicina, portando con sé non solo la conclusione di un lungo percorso scolastico, ma anche numerose sfide per gli studenti che si preparano a questa tappa fondamentale della loro vita. Quest’anno ci sono però molte novità!
L’esame di Stato è alle porte e, tra ansie, interrogazioni e ripassi generali, una domanda inizia ad essere posta insistentemente nei corridoi delle scuole: “Cosa serve davvero per essere ammessi alla Maturità di quest’anno?”.


Requisiti di Ammissione: le novità
L’Ordinanza Ministeriale del 31 marzo ha finalmente tolto ogni dubbio: per poter accedere all’esame di maturità nell’anno scolastico attuale, gli studenti devono obbligatoriamente aver completato i PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) o attività equivalenti (molte scuole convalidano, ad esempio, stage in Aziende, progetti di lavoro o attività di Orientamento Universitario). Il Ministero dell’Istruzione specifica che le attività assimilabili ai PCTO verranno verificate e valutate dal consiglio di classe della scuola.
In base alle ultime novità riportate dalla normativa, inoltre, gli studenti con valutazione in condotta pari a sei decimi, si vedranno assegnati dal consiglio di classe un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale da discutere in sede di colloquio d’esame e con il quale lo studente dovrà dimostrare la piena presa di coscienza dei comportamenti che hanno determinato quel voto.
Nelle ultime ore il Ministro Giuseppe Valditara, a pochi giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza, ha precisato che, con adeguata motivazione del consiglio di classe, possono essere ammessi agli esami anche studenti con una sola insufficienza, purché non riguardi il comportamento. Nessun passo indietro, infatti, sul voto di condotta, che quest’anno ha un peso maggiore rispetto al passato, anche nell’attribuzione del voto finale. È stata smentita, quindi, la ‘bufala’ circolata online di un ripensamento da parte del Ministro sui requisiti di ammissione.


Le Prove
L’esame inizierà il 18 giugno a partire dalle ore 8:30 in tutte le scuole superiori italiane con la prova di italiano per la quale sono previste sei ore. Le tracce, comuni a tutti gli indirizzi di studio, sono sette e relative a tre diverse tipologie: analisi del testo (uno poetico e l’altro in prosa), testo argomentativo e tema di attualità in ambito artistico, letterario, storico, filosofico, sociale ed economico.
La seconda prova si svolgerà il 19 giugno, sempre a partire dalle 8:30, e le materie saranno specifiche per ogni indirizzo: Latino al Classico, Matematica allo Scientifico, Discipline progettuali al Liceo Artistico. Per gli Istituti Tecnici, invece, sono state scelte Lingua inglese al Turistico e Scienze della Navigazione nell’Istituto Tecnico Trasporti e Logistica ad indirizzo “Conduzione del Mezzo”.
L’ultima fase dell’esame prevede il colloquio orale, che partirà dai materiali selezionati dalla commissione (analisi di un testo, un progetto o una problematica). Nel corso del colloquio il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito i contenuti delle singole discipline, di aver maturato le competenze di Educazione civica e dovrà illustrare le esperienze fatte nell’ambito dei PCTO attraverso una breve relazione o un lavoro multimediale.
Il punteggio finale verrà determinato per il 60% dalle prove d’esame e per il 40% dai crediti scolastici accumulati nel triennio. Ogni prova (scritto di Italiano, seconda prova e orale) potrà valere fino a 20 punti, mentre il massimo dei crediti acquisibili nel corso del triennio sarà 60 punti.

Paure e Speranze dei maturandi
Sappiamo bene che l’esame di maturità può suscitare un po’ di ansia e incertezze, ma gli studenti dovrebbero sentirsi rassicurati, pensando che il primo esame di maturità, che si è svolto più di cento anni fa per volontà dell’allora ministro Giovanni Gentile, era senza dubbio molto più difficile di quello che si apprestano ad affrontare. L’esame comprendeva ben 4 prove scritte e una prova orale su tutte le materie e sul programma degli ultimi tre anni di ciascuna materia. La commissione d’esame era tutta esterna e, infine, il voto era in 60esimi e dipendeva esclusivamente dall’esito delle prove d’esame.
Oggi, gli studenti possono contare su tutto quello che hanno appreso in un percorso fatto di ostacoli, come quello del Covid, e di soddisfazioni. Hanno scoperto in se stessi le risorse che li aiuteranno a superare l’esame con successo.
Quindi, buona fortuna a tutti gli studenti di questo quinto anno scolastico!

Di Greta Genovese
Classe III C Liceo Scientifico